Publié le: 13 mai 2022

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Ticino cantone industriale

Ancora oggi tante persone non sanno che il Ticino è anche un cantone industriale. L’industria realizza infatti circa il 21 % del prodotto lordo cantonale. Siamo fra i primi dieci cantoni esportatori della Svizzera e il settore industriale esporta in tutto il mondo oltre l’80 % della sua produzione.

L’industria ticinese rappresenta tutti i rami industriali, con una forte presenza del settore chimico-farmaceutico in particolare, meccanica di precisione ed elettronica, lavorazione dei metalli, lusso, settore orologiero e altro ancora.

Negli ultimi dieci anni si sono pure sviluppati altri settori legati alle nuove tecnologie e accanto alla presenza di importanti istituti di ricerca come l’Istituto di ricerca in biomedicina di Bellinzona, troviamo oggi nuove aziende dei settori delle life sciences e del medtech.

L’economia ticinese è fatta di 40 000 imprese e società, di cui oltre 36 000 hanno meno di dieci dipendenti. Le imprese con almeno 100 dipendenti sono alcune centinaia, e fra queste si collocano proprio molte aziende industriali.

Con una simile struttura economica è chiaro che il successo dell’economia può arrivare oltre che dalla capacità di restare competitivi, anche da una stretta collaborazione con l’economia e le istituzioni accademiche del resto della Svizzera, ma anche di altre zone come le regioni del Nord Italia, che hanno fra l’altro una struttura industriale molto importante.

La Svizzera, non solo il cantone Ticino, è arrivata in una fase di svolta. I cambiamenti imposti dall’avvento di nuove tecnologie e dalla digitalizzazione sono giunti prima della pandemia, ma quest’ultima ne sta accelerando l’impatto e gli effetti. Anche il cambiamento della situazione geopolitica è destinato ad avere un certo impatto sulle aziende.

Le sfide soprattutto per tante piccole e medie aziende sono molte e per superarle c’è bisogno che gli attori principali della società – l’economia, lo Stato, i cittadini – stringano un patto per uno sviluppo economico duraturo e sostenibile. Si tratta di affrontare al meglio l’impatto delle tecnologie sul mondo del lavoro, i cambiamenti dei modi di lavorare, un approvvigionamento sicuro in energia, la protezione dell’ambiente e la riduzione dei consumi energetici, un reperimento sicuro delle materie prime e del materiale per produrre, vie di collegamento e di trasporto garantite e a costi sostenibili, ecc.

Il cantone Ticino, complice anche l’invecchiamento della popolazione, è di fronte a un bivio: accettare un progressivo declino oppure affrontare il cambiamento attraverso scelte eco-nomiche e politiche chiare e lungimiranti. Le risorse finanziarie disponibili sono limitate e per questo bisogna utilizzarle intelligentemente, aiutando lo sviluppo economico del nostro cantone.

È quello che vuole fare AITI, che in occasione della sua 60esima assemblea generale il 1º giugno a Lugano presenterà un piano strategico per lo sviluppo economico del cantone Ticino nei prossimi anni.

Stefano Modenini

Direttore AITI – Associazione industrie ticinesi

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